Sadismo sessuale
Il sadismo sessuale è una parafilia, che consiste nel provare eccitazione e piacere dalla sofferenza psicologica o fisica, compresa l’umiliazione della vittima.
Il termine sadismo discende dal Marchese De Sade (1740-1814), dalla sua vita dissoluta e dai suoi cruenti romanzi.
Il sadico nell’attività sessuale non desidera infliggere dolore o sofferenza, ma piuttosto sentire che la vittima vuole soffrire per arrivare all’orgasmo. Per il sadico è importante pensare che il dolore o la sottomissione producono piacere e che il partner goda di quanto gli viene inferto.
Dal sadismo sono escluse tutti quei contesti in cui l’atto “perverso” rientra nel comunissimo gioco erotico tra due amanti consenzienti. Accanto a questi giochi erotici, ci sono casi in cui le condotte sadiche diventano una vera e propria minaccia per gli altri.
Il sadico quando non è impegnato nell’attività sessuale non è interessato né alla crudeltà né al dolore.
Il sadismo sessuale sembra più espressione dell’eccitamento prodotto dal trionfo e dal potere e non dalla semplice sofferenza fisica inflitta all’altro. Infatti, l’umiliazione e la sottomissione sembrano avere un ruolo primario rispetto alla al dolore.
Il sadismo sessuale in alcuni casi può diventare una restrizione, una limitazione delle possibilità sesssuali. per provare eccitazione sessuale e raggiungere l’orgasmo, bisogna seguire rigorosamente un unico procedimento particolare, manca la libertà e la flessibilità.
Cause del sadismo sessuale
Tanti sono gli approcci psicologici che tentano di spiegare l’origine e le cause del sadismo sessuale. Sembra che l’ansia più che il solo desiderio sessuale possa giocare un ruolo fondamentale. L’atto sessuale avrebbe più la funzione di ridurre l’ansia e la tensione, quindi fornirebbe un sollievo momentaneo. Dopo di che, a questo sollievo momentaneo, seguirebbe un ulteriore ansia dovuta all’abbassamento dell’autostima e dai sensi di colpa.
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