Masturbazione
La masturbazione o onanismo non è un comportamento proibito di cui vergognarsi. Questo è il motivo che mi ha portato a scrivere questo articolo. Lo scopo è di rassicurare i tanti ragazzi, ragazze e adulti che la praticano.
L’onanismo fa riferimento a Onan, figlio di Giuda. Quest’ultimo ordinò al figlio, secondo quanto stabiliva la legge del levirato, di procreare per suo fratello defunto. La legge del levirato stabiliva che se un uomo moriva senza lasciare un erede, il fratello doveva sposare la vedova e dargli un figlio. Questo per garantire la continuità della famiglia e l’eredità dei beni. Onan si rifiutò di procreare in nome di suo fratello, praticando il coito interrotto e Dio lo fece morire. Questo, non perché spargesse il seme per terra, ma perché aveva disobbedito alla legge del matrimonio levitico.
La masturbazione è un comportamento sessuale del tutto normale e naturale. Non c’è nulla di male o d’immorale nel praticarla e di conseguenza di sentirsi in colpa o provare vergogna.
L’onanismo nel corso dei secoli ha conosciuto alterne vicende. Divinizzato dai greci, mettendolo sotto la protezione del dio Pan e condannato dall’età dei Lumi. Fu proprio nel seicento, che un medico svizzero Tissot Simon-André, scrisse due trattati sulle malattie causate dalla masturbazione.
Vecchi pregiudizi la condannavano come un atto proibito di cui ci si doveva vergognare. Affermando addirittura che facesse male alla salute, indebolisse l’organismo e conducesse all’impotenza, alla cecità o addirittura alla pazzia.
La masturbazione non è responsabile di danni fisici e psichici di alcun genere. Anzi, costituisce un’esperienza assolutamente normale. Fa parte di un percorso evolutivo verso la conquista di una sessualità matura.
La masturbazione non è un atto infantile ed immaturo, ma rappresenta uno dei tanti modi per creare un’intima armonia con se stessi o con il partner. Inoltre rappresenta uno specifico indicatore di salute sessuale.
La masturbazione è una stimolazione volontaria, di solito manuale, ma si possono usare anche degli oggetti. Le donne nella antica Grecia, secondo alcuni storici, praticavano liberamente la masturbazione. Infatti, intorno al 500 a.C. nella città di Mileto, si era sviluppata una fiorente industria artigianale, specializzata nella costruzione di “olisboi“. Questi ultimi erano dei falli artigianali, fatti in legno e cuoio e che venivano esportati in tutto il mondo greco.
La masturbazione oltre che nell’uomo è praticata anche tra gli animali, maschi e femmine, specie nei mammiferi.
Qui è importante ricordare che è possibile provare orgasmo anche durante il sonno. Con la pubertà si hanno le prime polluzioni notturne e con la masturbazione i ragazzi sperimentano le prime eiaculazioni solitarie. Tutti i ragazzi si toccano. Rispetto alle ragazze, questo viene più tollerato, anche se in famiglia non se ne parla.
Numerose sono le donne che dichiarano di praticare la masturbazione. Il piacere femminile per secoli è stato represso e non riconosciuto dagli uomini, spaventati di fronte a questa espressione incontrollabile di femminilità.
Nella pubertà la masturbazione appare come un surrogato del coito. Il giovane si rende conto di avere la maturità biologica per un rapporto sessuale, ma per svariati motivi, non può ancora averlo.
Man mano che l’individuo avanza nella maturità socio-sessuale, il coito sostituisce la masturbazione, anche se non in maniera assoluta. Nel passato si è sempre dato per scontato che la masturbazione fosse un fenomeno tipicamente maschile, che andava sicuramente represso.
Riassumendo posso dire che la masturbazione è un comportamento normale, in qualsiasi età. E’ la sua completa assenza, in adolescenza, che può rappresentare un problema.
Questo comportamento non è mai deleterio per l’individuo. Anzi molte volte ha l’effetto di placare uno stato ansioso.
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