I disturbi dell’orgasmo maschile
I disturbi dell’orgasmo maschile, sono caratterizzati dal fatto che eiaculazione e orgasmo non si presentano insieme. Quello che importa sapere è che questi due fenomeni, contrariamente a quello che si può pensare, sono due elementi distinti, che in alcuni casi, si presentano anche indipendentemente l’uno dall’altro.
La sensazione di piacere, definito orgasmo solitamente si accompagna solitamente all’eiaculazione. Quando questa sincronizzazione non avviene, può essere vissuta da una intensa angoscia sia dall’uomo che dalla sua compagna.
In breve, orgasmo ed eiaculazione non sempre si presentano insieme. Solo per fare degli esempi: può accadere che l’eiaculazione si verifica senza che sia accompagnata da quella sensazione di intenso piacere che appaga l’uomo. Viceversa può anche verificarsi il caso che si possa avere l’orgasmo senza che ci sia l’eiaculazione.
Si possono distinguere cinque forme di disturbi relativi a questa mancanza di sincronizzazione tra eiaculazione e orgasmo:
- Eiaculazione precoce
- Eiaculazione ritardata
- Eiaculazione senza orgasmo
- Eiaculazione retrograda
- Orgasmo senza eiaculazione.
Le disfunzioni dell’orgasmo e dell’eiaculazione sono quasi sempre di natura psicologica e quindi rispondono molto bene alla terapia sessuale. Solitamente il contesto familiare e relazione hanno un ruolo cruciale nella genesi, nel mantenimento e nella risoluzione delle disfunzioni sessuali.
La terapia delle disfunzioni sessuali non deve essere mai solo limitarsi ad aggiustare qualcosa che non funziona, come si vorrebbe: una “terapia d’organo”. Le disfunzioni sessuali sono quasi sempre dovute a dinamiche relazionali, è il sintomo o se si preferisce il problema sessuale, ha senso di esistere come atto comunicativo all’interno della coppia. Non si può trattare il sesso senza prendere in considerazione la coppia.
l psicoterapia strategica si è mostrata particolarmente efficace nel trattamento delle disfunzioni sessuali. La terapia si pone come scopo di spezzare, di interrompere il circolo vizioso che mantiene il problema. Questo avviene con tecniche paradossali, prescrizioni o ristrutturazione del sintomo. Così da mettere furi gioco il modello disfunzionale, che non solo mantiene il sintomo, ma lo peggiorava ancora di più.
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