Ansia da prestazione
Non sempre quello che desideriamo si realizza.
L’ansia da prestazione sessuale. “Il Gingillo non vuole pensieri”. Questo noto proverbio esprime molto bene il complicato intreccio tra pensieri e sesso.
Se desideri avere una sessualità funzionale, devi assolutamente sapere che: “L’organo sessuale più grande e potente si trova in mezzo alle orecchie ed è il nostro cervello” (John Money). Non in mezzo alle gambe come erroneamente si pensa.
Il contesto dell’ansia da prestazione descrive una dissociazione testa-pene, dove il pene non esegue quella che la testa desidera. Pene e testa sono in una relazione servo-padrone dove il primo ignora gli ordini del secondo.
A questo proposito, già Leonardo Da Vinci affermava: “Il pene non obbedisce all’ordine del suo padrone che tenta di farlo erigere o farlo ridurre a suo piacimento. Invece il pene si erige liberamente mentre il suo padrone è addormentato. Bisogna con un pochino di immaginazione, pensare che il pene ha una sua mente.
Quindi, se sei interessato a migliorare la tua vita sessuale, è fondamentale eliminare l’ansia da prestazione.
Ma che cos’è l’ansia da prestazione?
L’ ansia da prestazione è definita come l’ossessione di controllare e dimostrare una adeguata prestazione. E’ proprio questa la causa di molte disfunzioni sessuali, comel’eiaculazione precoce, la disfunzione erettile (impotenza) e via dicendo.
Chiunque può incorrere nell’ansia da prestazione. Se un uomo ha avuto una casuale defaillance durante un rapporto sessuale, può darsi che dal quel momento inizia a volersi mettere alla prova per verificare di non avere qualche problema di impotenza o, di non essere un eiaculatore precoce, e via dicendo.
È proprio questo mettersi alla prova che attiva ad ogni successivo rapporto sessuale una quota d’ansia,che inevitabilmente interferirà, inibendoli, con i processi neurovegetativi implicati nel comportamento sessuale e realizzando così la profezia che il soggetto stesso temeva di vedere realizzata.
Trattamento dell’ansia da prestazione
L’interazione tra un problema e quello che si fa per risolvere va a formare un circolo vizioso che si autoalimenta. In altri termini, il disagio sessuale e le sue tentate soluzioni costituisce un ciclo che si autoalimenta, nel senso che il problema è mantenuto proprio da quello che si fa per risolverlo.
Lo scopo della terapia è semplicemente quello di interrompere questa lotta intrapresa, da chi lamenta il problema ed eventualmente dalla sua partner.
Spesso le persone in buona fede si comportano proprio come chi è intrappolato nelle sabbie mobili: più lotta e più affonda e più affonda più cerca di liberarsi.
Gentile visitatore visitatrice, se desidera avere maggiori informazioni su questo tema può chiamare al 3470716419 o cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni e Roma, zona Castro Pretorio.