Anorgasmia coitale
L’anorgasmia coitale consiste nella difficoltà o impossibilità a raggiungere l’orgasmo, anche dopo che si è raggiunto una nomale eccitazione sessuale. La difficoltà di avere l’orgasmo è molto frequente tra le donne che hanno le prime esperienze sessuali, per via delle difficoltà che possono incontrare nel raggiungere l’orgasmo mediante la penetrazione.
E’ inutile sottolineare che questa anomalia provoca nella donna un grande disagio personale, ma che si riflette anche sulla relazione di coppia. Molte donne, infatti fingono l’orgasmo per essere considerate delle buone partner sessuali. Per una donna raggiungere l’orgasmo può significare, quindi anche rafforzare la virilità, potenza nell’uomo.
La difficoltà a raggiungere l’orgasmo non sempre causa distress sessuale o problemi coniugali. Molte coppie hanno una vita sessuale appagante anche senza necessariamente raggiungere l’orgasmo.
Come per tutte le altre disfunzioni sessuali, femminili e maschili, è fondamentale, prima di iniziare qualsiasi percorso terapeutico, indagare se il sintomo è presente da sempre (primario) o se è comparso in seguito (secondario). Altro aspetto importante è sapere se l’anomalia si verifica con ogni partner (generalizzato) o solo con alcuni, oppure solo in alcune situazioni (situazionale).
L’anorgasmia va distinta dall’ “anorgasmia totale” dove sussiste una impossibilità generalizzata al raggiungimento dell’orgasmo, anche con la stimolazione diretta del clitoride.
La difficoltà a raggiungere l’orgasmo può avere come causa, anche una condizione anatomica non proprio vantaggiosa per la donna. Infatti, per la sua posizione il clitoride, la struttura più importante per il riflesso orgasmico, riceve una stimolazione indiretta durante la penetrazione, che può risultare non sufficiente.
L’anorgasmia coitale può dipendere da svariati motivi: è necessario per il clinico prestare particolare attenzione sia agli aspetti organici che a quelli psicologiche relazionali. Riguardo a queste ultime, le problematiche possono riguardare i conflitti con il partner, aspetti culturali, l’ansia e quindi l’auto-osservazione ossessiva. Può anche dipendere dalla scarsa conoscenza dei rispettivi tempi. Infatti può succedere che la donna abbia bisogno di più tempo rispetto all’uomo nel raggiungere un buon livello di eccitazione e dell’orgasmo.
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