Le terapie riparative
Ecco che cosa sono le terapie riparative e 3 buoni motivi per diffidare da questo tipo di approccio?
Andiamo per ordine, intanto voglio spiegare cosa si intende per terapie riparative. Quando si parla di terapie riparative si fa riferimento a tutte quelle terapie, che hanno come obiettivo il cambiamento dell’orientamento sessuale di una persona, per capirci: “far diventare eterosessuale un omosessuale”.
Ma le terapie riparative possono davvero cambiare l’orientamento sessuale di una persona?
L’American Psychiatric Association, nel 2009 ha preso una netta posizione nei confronti delle terapie riparative, dichiarando che non esistono prove scientifiche a favore dell’efficacia di tali interventi, anzi ha messo in risalto gli effetti negativi che questo tipo di terapia può avere sul benessere delle persone che chiedono di cambiare il proprio orientamento sessuale.
Altra cosa importante, non si può curare un qualcosa che non è una patologia, in altri termini: “l’omosessualità non è una malattia” e quindi non necessita di nessuna cura. Questo è il motivo per cui bisogna diffidare da questo tipo di terapie.
Ma con certezza si può affermare, che il disagio, il dolore che si vive nei confronti della propria omosessualità è la conseguenza più una omofobia interiorizzata, che porta a percepirsi come sbagliati e quindi da cambiare. Pertanto è sulla omofobia interiorizzata che si dovrebbe lavorare in terapia, più che sul cambiare l’orientamento sessuale, che è impossibile cambiare.
Riassumendo, ecco i tre buoni motivi per diffidare da chi dichiara di curare l’omosessualità:
- Sono dannose
- Curano qualcosa che non è una patologia
- L’orientamento sessuale di una persona non si può cambiare.
Gentile visitatore/visitatrice, se desidera avere maggiori informazioni o chiedere un supporto, può chiamare al 347.0716419, o cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.