In questo articolo cercherò di chiarire il concetto dell’identità di genere di un individuo. Questo concetto si riferisce al senso intimo e profondo di appartenere al sesso maschile o femminile o qualsiasi altra cosa.
Posso avere il pene e sentirmi donna. Posso avere il pene e sentirmi uomo, ma con le caratteristiche comportamentali, che sono socialmente attribuite al femminile. Viceversa, posso avere la vagina e sentirmi uomo, oppure sentirmi donna, ma con caratteristiche che solitamente sono attribuite al maschile. Posso sentirmi contemporaneamente uomo e donna. Oppure si può nascere ermafroditi e avere sia il pene che la vagina.
C’è la necessità di superare una visione binaria del genere. Infatti, l’errore più comune che si può fare e far derivare il genere dal sesso biologico. Dare per scontato, che se uno nasce con un pene inevitabilmente questo poi si debba sentire automaticamente maschio, o debba essere attratto esclusivamente dalle donne.
L’assunto del genderismo è quello secondo cui l’identità di genere è determinata dal sesso biologico. In tutti i tempi, i luoghi e in tutte le culture sono esistiti soggetti con una identità diversa dal sesso biologico di appartenenza.
E’ la percezione unitaria e persistente di se stessi, come appartenente al sesso maschile o femminile, che definisce l’identità di genere. Non è meccanicamente dipendente dal sesso biologico di nascita. E’ un processo che ha inizio al momento della fecondazione e continua fino ai 3 anni con l’apprendimento del linguaggio, quando il bambino o la bambina avranno definitivamente strutturato la loro identità, definendosi come maschio o come femmina.
Nella disforia di genere, l’identità sessuale e di genere e non sono tra loro coerenti. Nel transessualismo, infatti, la persona vive una disarmonia completa tra il sesso biologico e l’identità di genere, con la costante e drammatica consapevolezza di appartenere al genere opposto.
Le persone che sentono di appartenere al genere opposto rispetto al proprio sesso biologico di nascita possono decidere di intervenire sul sesso biologico modificandolo: allora sono chiamate transessuali.
Ogni persona si crea dei modelli interni dell’appartenenza ad un sesso piuttosto che all’altro. Questi modelli sono appresi sin dalla nascita attraverso l’osservazione del comportamento altrui, l’educazione ricevuta e l’esperienza. Sia i maschi che le femmine sin dalla nascita, in base al loro sesso biologico, sono educati o verso la mascolinità o femminilità.
Gentile visitatore/visitatrice, se desidera avere maggiori informazioni o chiedere un supporto, può chiamare al 347.0716419, o cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.