Disforia di genere nei bambini
La disforia di genere nei bambini. I problemi dell’identità di genere fanno capolino solitamente già a partire dai 5 anni di vita. Il più delle volte questo spesso può cogliere di sorpresa i genitori, del tutto impreparati ad accettare qualcosa che faticano a comprendere.
Con il concetto di genere si fa rifermento a tutto quello che una determinata cultura definisce appropriato e caratteristico come maschile e femminile. Infatti, la quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico per i disturbi mentali (DSM 5) definisce con l’espressione disforia di genere tutte quelle situazioni dove vi è una sofferenza clinicamente significativa, che accompagna un individuo nel suo vissuto di inadeguatezza rispetto al genere che gli è stato assegnato al momento della nascita.
Il bambino, o la bambina, si troverà solo a lottare contro le aggressioni dei compagni di giochi e subito dopo, contro il bullismo a scuola.
I criteri per diagnosticare la disforia di genere nei bambini sono i seguenti:
A. Una marcata incongruenza tra il genere esperito/espresso da un bambino/a e il genere assegnato. Questo deve avvenire per almeno 6 mesi, che si manifesta attraverso almeno sei dei seguenti criteri (di cui uno deve necessariamente essere il criterio A 1):
1. Un forte desiderio di appartenere al genere opposto o insistenza sul fatto di appartenere al genere opposto (o ad un genere alternativo diverso dal genere assegnato).
2. Nei bambini (genere assegnato) una forte preferenza per il travestimento con abbigliamento tipico del genere opposto o per la simulazione dell’abbigliamento femminile; nelle bambine (genere assegnato), una forte preferenza per indossare abbigliamento tipicamente maschile e una forte resistenza a indossare abbigliamento tipicamente femminile.
3. Una forte preferenza per i ruoli tipicamente legati al genere opposto nei giochi del “far finta” o di fantasia.
4. Una forte preferenza per i giocattoli, giochi o attività stereotipicamente utilizzati o praticati dal genere opposto.
5. Una forte preferenza per i compagni di gioco del genere opposto.
6. I bambini manifestano (genere assegnato) un forte rifiuto per i giocattoli, giochi e attività tipicamente maschili, e un forte evitamento dei giochi in cui ci azzuffa. Le bambine (genere assegnato) viceversa manifestano una forte avversione, un forte per i giocattoli, giochi e attività tipicamente femminili.
7. Una forte avversione per la propria anatomia sessuale.
8. Un forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie e/o secondarie corrispondenti al genere esperito.
B. Questa condizione è associata a una sofferenza clinicamente significativa e a una compromissione del funzionamento nella sfera sociale, scolastica o in altre aree importanti della vita.
Specificare se: con disturbo dello sviluppo sessuale.
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