Ipnosi e creatività
Ipnosi e creatività. L’ipnosi in passato ha ricevuto numerose critiche. Tra le tante c’era la credenza che l’ipnosi rendesse il paziente un burattino nelle mani del terapeuta.
Il terapeuta che utilizza l’ipnosi clinica, è importante sottolinearlo, non è uno show men, ma è semplicemente abile nell’utilizzare le conoscenze che la persona già possiede per riutilizzarle in modi più creativi.
In ipnosi il paziente non è in una condizione di passività e dipendenza, perché non è funzionale alla sua crescita personale. Infatti, durante lo stato ipnotico le persone attivano processi estremamente individuali e creativi.
La trance ipnotica è uno stato di coscienza caratterizzato da una maggiore attenzione su alcuni aspetti della realtà del paziente e da una concomitante dissociazione da tutte le altre informazioni sensoriali e/o cognitive potenzialmente accessibili, ma non necessarie.
Lo psicoterapeuta esperto in ipnosi favorisce quelle condizioni che permettono al paziente d’imparare, riconoscere e facilitare le proprie risorse interne per la risoluzione dei problemi e per la guarigione.
L’ipnosi può essere utilizzata tanto nei casi di dipendenza, che in casi di ansia e depressione o, ancora nel caso di di problemi legati alla sfera sessuale tanto maschili che femminili.
L’obiettivo fondamentale dell’ipnosi è quello di cambiare il comportamento di un individuo e di renderne più ampia la gamma di esperienze, in altri termini fornire nuovi modi di pensare, di sentire e di agire.
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