Inconscio ericksoniano
L’Inconscio ericksoniano. Erickson ipotizzava una mente conscia e una mente inconscia. La maggior parte della nostra vita è determinata proprio da quest’ultima.
La mente conscia può essere identificata o meglio risiede nell’emisfero dominante (il sinistro per i destrimani), ed è deputata a controllare il ragionamento logico, analitico, sequenziale, ma è anche la sede di errori ormai consolidati.
L‘inconscio, risiede nell’emisfero non dominante (l’emisfero destro per i destrimani), e ha una particolare capacità responsiva all’ipnosi ed alla suggestione.
La mente inconscia è dunque la sede delle risorse creative, evolutive, libere da vincoli e da limitazioni.
Milton Erickson concepisce la mente inconscia come un magazzino, ovvero come una sorta di deposito di tutte le esperienze che si apprendono fina dalla nascita. Anche se non sempre siamo consapevoli di possedere tali apprendimenti inconsci.
L’inconscio se ben utilizzato, può divenire il protagonista di determinati processi di cambiamento e guarigione.
Nell’ipnosi Ericksoniana l’intervento limitante della mente conscia viene arginata per far emergere le risorse sopite della mente inconscia, in modo che il soggetto possa iniziare il suo percorso di cambiamento.
La psicoterapia fornisce all’inconscio solo il contesto per liberarsi dal proprio malessere. Spesso utilizzando l’ipnosi può succedere che la persona stia meglio anche se non se ne comprende il motivo, ma questo non costituisce un problema visto che l’obiettivo è quello di star meglio. Quindi è importante entrare nel mondo della persona che soffre e cercare di comunicare direttamente alla sua mente inconscia parlando il suo linguaggio.
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