Due cervelli in uno
L’emisfero destro e l’emisfero sinistro
Due cervelli in uno. Quanti cervelli abbiamo? E’ importante sapere che il nostro cervello è uno, ma è composto da due metà (emisfero sinistro e emisfero destro). Queste due metà non costituiscono affatto un apparente e inutile doppione, ma sono due veri cervelli con funzioni differenti che comunicano tra loro attraverso il corpo calloso.
Ma cosa centra questo con la psicoterapia e con il cambiamento di una persona? Questo argomento è fondamentale perché è importante sapere che ogni emisfero usa una propria lingua, e che l’emisfero proposto al cambiamento è quello destro. Quindi per indurre il cambiamento di una persona è di fondamentale importanza parlare il linguaggio del cambiamento, che è quello tipico dell’emisfero destro.
Questo rappresenta un importante arricchimento di ciò che sappiamo sugli effetti della comunicazione sul comportamento. Un procedimento terapeutico più efficace potrebbe essere quello di utilizzare il linguaggio dell’emisfero destro come via maestra per il cambiamento terapeutico.
L’emisfero sinistro è interessato primariamente all’elaborazione del linguaggio parlato e scritto e nelle attività logico-analitiche come il contare, il fare i calcoli e la comunicazione digitale.
L’emisfero destro ha un linguaggio più arcaico e meno sviluppato. Inoltre, ha come caratteristica l’olismo, cioè il riconoscimento di una totalità a partire da un particolare essenziale. Infatti è grazie all’emisfero destro che siamo in grado di riconoscere una persona solo da un piccolo dettaglio significativo, oppure riconosciamo una sinfonia solo da una battuta o di rievocare emozioni e immagini ascoltando una canzone o sentendo un profumo. In altri termini l’emisfero destro agisce prevalentemente per metafora e metonimia.
Si può capire da quanto detto, che in effetti non c’è un emisfero dominante in assoluto, visto che è l’informazione che riceviamo che attiva in maggiore o minore misura l’emisfero di competenza.
Se vogliamo comunicare prevalentemente all’emisfero destro occorre che parliamo la sua stessa lingua. Lo sforzo nell’apprendere la sintassi e le forme linguistiche dell’emisfero destro saranno ben ripagate perché la persuasione non è fatta solo di razionalità e sillogismi ma anche di emotività.
Il linguaggio dei sogni e dei lapsus, delle favole e dei miti, dell’ipnosi, delle follie sono espressioni dell’emisfero destro. L’ipnoterapia si serve di un linguaggio ricco di immagini che è determinante ai fini degli interventi terapeutici.
Da millenni l’utilizzazione di immagini è famigliare a uomini di medicina e guaritori. Vi sono determinati forme linguistiche che possono essere definite tipiche dell’emisfero destro e per questo si adattano particolarmente bene alla comunicazione terapeutica, ma anche dalla pubblicità.
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