Credere nell’ipnosi
Tu non credi nell’ipnosi?
Credere nell’ipnosi, questo è l’argomento che voglio trattare in questo articolo. Quando le persone mi chiedono dell’ipnosi e mi dicono che non ci credono, io sono d’accordo con loro visto che non hanno ancora fatto un’esperienza diretta. Una persona crede quando ha provato questa straordinaria esperienza.
Molte persone quando si accostano all’ipnosi temono di essere esposti a situazioni compromettenti o
imbarazzanti. Purtroppo, ci sono esempi di ipnosi da palcoscenico in cui effettivamente i soggetti si comportano in modo inusuale, a volte bizzarro. Questi eventi, tuttavia, sembrano essere più dovuti a un fenomeno psicologico sociale indotto dalle aspettative contingenti piuttosto che all’effetto diretto dell’ipnosi.
L’ipnosi suscita paura e angoscia nelle persone e quindi può essere utile affrontare queste emozioni in modo diretto senza cercare di contraddirle. Perché dire a una persona che non ha paura non ha senso, non ha senso dirle che non è ansiosa, perché può esserla, lo sa, lo capisce, lo crede.
In ipnosi c’è bisogno di fiducia. L’unica cosa che otteniamo contraddicendo l’ovvia realtà del paziente è che lo portiamo a non credere in noi e a non avere fiducia.
Quando utilizzo l’ipnosi la cosa che faccio solitamente è spiegare, al soggetto, chiaramente e apertamente tutti gli aspetti dell’ipnosi.
“Non so quanto lei rapidamente potrà imparare l’ipnosi perché tutti abbiamo velocità diverse di apprendimento per l’acquisizione di cose diverse”. “Non so con quanta rapidità lei potrà superare la sua paura, ma non c’è nessuna paura di correre troppo”.
Una persona può credere o non credere nell’ipnosi. Quello che è fondamentale sapere è che l’ipnosi è un fenomeno naturale che si verifica più e più volte al giorno senza che ne siamo consapevoli.
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