Ma che cos’è il Complesso Edipico? Il Complesso di Edipo è un concetto elaborato da Freud, all’interno della teoria psicoanalitica. Secondo la psicoanalisi questo complesso, che si verifica verso il terzo anno di vita, all’interno della fase anale, ha un ruolo centrale per lo sviluppo del bambino.
Questa fase è caratterizzata da un insieme di sentimenti di amore e odio che il bambino prova nei confronti del padre e della madre.
Come dicevo, il complesso d’Edipo, termine coniato da Freud, prende il nome dalla tragedia greca di Sofocle “Edipo Re”: Edipo viene abbandonato dal padre e dalla madre alla nascita. Quando Edipo diventa adulto incontra un uomo, il padre. Per una questione di precedenza lo uccide, non sapendo chi è. Dopo sposa sua madre da cui avrà dei figli.
Durante il complesso edipico, il bambino inizia a desiderare come oggetto sessuale la propria madre, la persona che è sempre stata per lui fonte di benessere, piacere e soddisfacimento.
Il maschietto, in questa fase, diventa in qualche modo consapevole della relazione sessuale esistente tra i genitori. Il desiderio verso la madre suscita in lui una violenta gelosia, nei confronti del padre vissuto come rivale, dalla quale è portato a odiarlo e a desiderare la morte: come Edipo egli desidera uccidere il padre per possedere la madre.
Questi desideri entrano però in conflitto con la paura e anche con l’amore che egli sente per il padre. La paura fondamentale è quella della castrazione. Infatti il bambino teme che il padre si possa vendicare, come punizione dei propri desideri. Sarebbe soprattutto l’angoscia di castrazione che spinge il bambino a rimuovere i desideri sessuali verso la madre e l’odio verso il padre.
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