Binge drinking
Il binge drinking è una modalità di bere alcolici molto diffusa tra i giovani. Letteralmente si può tradurre con “abbuffata alcolica”. Infatti, esso definisce un modo di bere alcol caratterizzato dall’assunzione di 5 o più bicchieri, in modo quasi consecutivo e in tempi brevissimi, fuori dai pasti.
Questa modalità di bere espone gli adolescenti a rischi immediati. Quelli più immediati sono vuoti di memoria, cefalee, forti nausee o a episodi di coma etilico, oltre che a danni cronici.
Nel binge drinking, non vi è solo il rischio indotto dalla quantità eccessiva di alcolici, ma anche quello dovuto alla modalità di ingestione. Il che amplifica notevolmente l’impatto negativo della sostanza sulle capacità e sulla salute psicofisica e sociale.
Il fenomeno del binge drinking sviluppatasi inizialmente nei Paesi del Nord Europa, sta ormai diffondendosi anche in tutti gli altri Paesi europei dell’area mediterranea compresa l’Italia.
L’espressione abbuffata alcolica, nel nostro paese, è stata introdotta all’inizio degli anni 2000. Oggi ormai è familiare agli addetti ai lavori e non solo. Quest’ultimi, il più delle volte utilizzano questo termine non sempre in maniera appropriata. In primo luogo lo confondono con il termine di ubriachezza. Inoltre, fanno defluire al suo interno fenomeni molto diversi tra loro, che non tengono conto delle caratteristiche del bevitore (età e genere), tipi di bevande consumate, contesti del bere, motivi e conseguenze.
Le motivazioni delle abbuffate alcoliche
Tra i motivi che possono spingere volontariamente i giovani a ricorrere alle abbuffate alcoliche vi è il desiderio di vivere esperienze forti, nuove ed eccitanti.
In tal senso, il consumo a rischio è ricercato per il gusto dello “sballo” e per provare uno stato di alterazione che ne aumentino gli effetti emozionali, di esaltazione, euforia e divertimento.
Le abbuffate alcoliche possono avere carattere occasionale, ma purtroppo, alcune volte, si trasformano in atteggiamento frequente e poi in dipendenza da alcol.
L’alcol, è bene ricordarlo, è particolarmente nocivo per i giovanissimi, perché interferisce con lo sviluppo armonioso della personalità e può causare, in alcuni casi, problemi e ritardi nello sviluppo neurologico. Più precoce è l’età in cui si inizia a bere maggiore è la probabilità di problemi alcol-correlati e delle loro conseguenze.
I giovani sottovalutano il più delle volte i rischi che derivano dal far uso di alcol, perché sono più interessati ai vantaggi. Nelle situazioni più problematiche il consumo di alcol può diventare un modo per sfidare il rischio o, di trasgredire, che può portare a una serie di conseguenze: incidenti stradali, scarsi risultati accademici, problemi psicosociali, comportamenti devianti, sesso non protetto, malattie fisiche.
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