Ricerca ossessiva della certezza

Lug 13, 2023

La ricerca ossessiva della certezza è un fenomeno che sta dilagando sempre di più. Ci stiamo illudendo di poter controllare e gestire ogni cosa. Questo anche grazie ai tanti progressi che si sono fatti nella scienza e nella tecnologia. Il nostro bisogno arcaico ci spinge a cercare il conforto in verità rassicuranti.

Il Pensare, il ragionare diventano i nostri principali strumenti per affrontare e superare le nostre insicurezze e i nostri timori, ma quando vengono esasperati si trasformano da risorse in limiti. In altri termini, la ricerca di certezza può portare all’insanità.

La ricerca ossessiva della certezza, rientra nei disturbi ossessivi compulsivi. Come in molti ben sanno, porta a pensare tanto e in maniera scorretta e provoca nelle persone tanta sofferenza.

Dal dubbio, con le migliori intenzioni, mediante un percorso di ragionevole ricerca di risposte rassicuranti si può giungere a ottenere gli effetti peggiori, ovvero la strutturazione di un vero e proprio disturbo.

Il continuo cercare risposte anziché sciogliere il dubbio, complica ancora di più la ricerca della certezza.

Con questo non voglio certo dire che pensare e ragionare facciano sempre male, ma che quando tento di trasferirli a fenomeni a cui non posso adattarli, per esempio le paure irrazionali, i dubbi, le relazioni amorose controverse, si trasformano in una trappola. È come cercare di svitare una vite con il martello.

In altri termini, la nostra capacità di ragionare e di risolvere i dubbi può correre il rischio di sollevare problemi ancora più complessi. Pertanto il pensare, da attività essenziale per l’uomo si può trasformare in qualcosa che produce grande sofferenza.

Il vero loop patologico si innesca quando il soggetto cerca di uscire dal suo stato ricorrendo alla ragione, ossia cercando prove razionali per sconfiggere il dubbio irrazionale. Si cerca di risolvere qualcosa di emotivo, mettere a tacere un dubbio, attraverso ragionamenti razionali.

Dare una risposta razionale a un dubbio irrazionale crea ulteriori dubbi, sino a costruire il labirinto mentale nel quale poi finiamo per perderci. I criteri della ragione non sono sufficienti a sciogliere il dubbio.

Di fronte ai dubbi senza via d’uscita e a tentativi di soluzione che producono ulteriori complicazioni, l’intervento terapeutico non potrà che consistere nell’interruzione del circolo vizioso che mantiene il problema. Dinanzi a un dubbio patologico, la terapia consiste nell’eliminare il nutrimento.

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