In questa piccola pagina spiegherò che cosa sono le ossessioni. Inizio subito con il dire, che una caratteristica comune a tutte le ossessioni è quella di essere estremamente persistenti nel tempo.
Ma cosa sono le ossessioni? Sono pensieri, immagini o impulsi che si presentano improvvisamente e ripetutamente alla nostra coscienza. Il più delle volte è la stessa persona, che le giudica senza senso e inaccettabili, per questo cerca di contrastarle o allontanarle in vari modi, ma senza nessuna efficacia.
Le ossessioni a differenza delle semplici preoccupazioni, sono stabili e durevoli nel tempo. Infatti, lo stesso pensiero o immagine si ripresenta più volte nel corso di una giornata e provoca molta ansia e disagio.
Il contenuto delle ossessioni
Il contenuto di questo tipo di disagio mentale varia da individuo a individuo. Alcune persone sono costantemente preoccupate per la propria salute. Altre possono essere fissate per l’ordine e la pulizia. Altre ancore sono ossessionate dal pensiero, che una propria distrazione possa aver causato un danno a sé o agli altri. Per esempio mentre si guida ci può venire il dubbio di aver investito qualche pedone, quindi si è costretti a tornare indietro per controllare, e potrei continuare all’infinito.
Quali sono le più frequenti?
Le ossessioni più frequenti riguardano:
- pensieri di contaminazione, per esempio essere contaminati quando si stringe la mano a qualcuno;
- dubbi ripetitivi, per esempio, chiedersi se si è lasciata la porta aperta o se ci si è comportati in modo da causare delle lesioni a qualcuno, guidando;
- la necessità di avere le cose in un certo ordine (disagio intenso quando gli oggetti sono in disordine o disposti asimmetricamente);
- impulsi aggressivi (aggredire un figlio o gridare oscenità in chiesa)
- fantasie sessuali (ricorrenti immagini pornografiche).
A volte questi pensieri e immagini provocano un’intensa angoscia e paura. Ogni pensiero ha per noi una certa valenza, che può essere positiva e piacevole o negativa, sgradevole e fastidiosa e in base a ciò noi reagiamo. Proprio perché l’ossessione produce ansia, paura, vergogna e disgusto, la persona cerca disperatamente di resistere e combatterle.
Non potendo tollerare a lungo queste emozioni negative, la persona è costretta a fare qualcosa, qualsiasi cosa riesca a farla stare meglio. Le compulsioni servono proprio a questo, fornire un sollievo. In effetti questo sollievo è solo temporaneo, quindi la persona è costretta a metterlo in atto più e più volte. È ovvio che più il pensiero è terrificante, più una persona cerca di combatterlo.
Le conseguenze
Chi manifesta un disagio mentale di questo tipo cerca di evitare tutte quelle situazioni, che in qualche modo sono associate al contenuto delle proprie ossessioni, per esempio chi ha paura dello sporco evita di utilizzare i bagni pubblici o di dare la mano alla gente. Questo con il tempo porta, nei casi più gravi, a rimanere a casa, perché ritenuta il luogo più sicuro.
Il trattamento
Il più delle volte quello che si ottiene è esattamente il contrario. Più si cerca di combatterle aumentano. Questo perché il meccanismo che mantiene le ossessioni è paradossale: è proprio quello che si fa per scacciarle, che non solo mantiene l’ossessione, ma la peggiora. È una situazione molto simile a tutte quelle situazioni che non sono sotto il controllo della nostra volontà e più cerchiamo di controllarle più ci sfuggono. Solo per fare un esempio, chi soffre di insonnia, si sforza di dormire, ma più cerca di dormire più rimane sveglio. Se adesso qualcuno mi dicesse di non pensare al blu, la prima cosa che mi verrebbe in mente è esattamente il blu. Il decidere di non pensare a qualcosa non fa altro che attivare quel qualcosa.
La psicoterapia strategica, parte dall’assunto che l’interazione tra un problema e le sue tentate soluzioni costituisce un ciclo che si autoalimenta. Quindi il trattamento consiste nel mettere fine alle tentate soluzioni, cioè a quei comportamenti disfunzionali, che più che risolvere le ossessioni le mantengono o peggio ancora le aggravano.
Gentile visitatrice/visitatore, se desidera avere maggiori informazioni su come riconoscere un disturbo alimentare, o chiedere un supporto, può chiamare al 347.0716419, o cliccare su contatti. Ricevo a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.