Agorafobia
L’Agorafobia è caratterizzata dalla sensazione di paura o grave disagio quando si è in ambienti poco familiari o comunque in ampi spazi all’aperto. Paura che porta a desiderare una via di fuga immediata verso un luogo considerato più sicuro.
La caratteristica che meglio definisce l’agorafobia è la presenza di svariate fobie, relative ad attività della vita quotidiana da svolgere fuori casa. Tra le attività che più frequentemente comportano particolari difficoltà vi sono: la guida, il prendere l’aereo, i luoghi chiusi o affollati, rimanere da soli, fare la fila, gli ascensori, gallerie e così via.
L’Agorafobia limita le normali attività delle persone. Queste limitazioni variano da individuo a individuo. Alcuni soggetti sono così presi dalla paura da essere bloccati in casa. Altri, più comunemente tenderanno a svolgere un numero limitato di attività, adottando una serie di precauzioni: farsi accompagnare da una persona di fiducia.
Il dipendere sempre dagli altri influenza la vita affettiva di queste persone. Consideriamo il rapporto di coppia, è sicuramente un legame sbilanciato, fatto di dipendenza da una parte e di protezione da parte del convivente.
Nella mia esperienza clinica, assisto spesso a scenari dove sia il coniuge che i genitori, essendo percepiti come protettori, si alternano con la loro presenza per non lasciare mai solo chi è affetto da attacchi di panico con agorafobia.
In sintesi, il modo di vivere delle persone che soffrono di agorafobia è invalidata e sterile. Non si può dire che quella dei familiari sia appagante, perché anche la loro esistenza viene condizionata e stravolta.
Il trattamento
La persistenza di un disagio psicologico è causato molto spesso dalle tentate soluzioni. Queste ultime comprendono tutte le strategie messe in atto per risolvere il problema. La persona che ha paura di sentirsi male fuori di casa cercherà di uscire il meno possibile da sola, per evitare i possibili sintomi. Inoltre cercherà di essere sempre in compagnia anche dentro casa. Fino ad arrivare alla fine a evitare quasi tutto.
L’interazione tra il soggetto e la paura sembra divenire un reale sistema cibernetico. Per essere più chiaro: la difficoltà originaria viene affrontata con una tentata soluzione che rafforza il disagio e così via.
Il trattamento psicologico ha lo scopo di mettere fine alle tentate soluzioni, cioè a quei comportamenti disfunzionali, che più che risolvere il problema lo mantengono o addirittura lo peggiorano.
Nel caso dell’agorafobia le tentate soluzioni sono essenzialmente due:
- evitare di rimanere da sola fuori e dentro casa
- la richiesta di aiuto.
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