Acrofobia
La paura dei luoghi alti
L’acrofobia o paura dei luoghi alti può scatenare un attacco di panico.
La paura dei luoghi alti, come tutte le fobie, per innescarsi non si limita solo a situazioni reali: il ciglio di una rupe, o lo stare in cima a una torre, ma può scattare anche davanti alla semplice visione di un filmato o mentre si guarda una fotografia.
La fobia per i luoghi alti, porta gli individui a gravi limitazioni esperienziali ogni volta che si corre il rischio di trovarsi con il vuoto sotto o intorno. Quindi, si tenta di mettere in atto i tipici comportamenti di evitamento e fuga da tutto ciò che provoca paura.
L’acrofobia può impedire anche di salire ad un secondo piano o di attraversare un ponte, anche quando si è in macchina o di guardare un panorama dall’alto.
L’acrofobia spesso non riguarda solo la paura dell’altezza. Infatti chi ha paura dei luoghi alti teme anche di essere assalito dall’ impulso perverso di saltare giù. Si può perfino arrivare a percepire una forza esterna che tira verso il basso.
La paura è ed è stata un’emozione essenziale per l’adattamento dell’uomo all’ambiente, quindi non è da considerare come un fenomeno patologico. La paura è quell’emozione che ci allerta di fronte a dei reali pericoli, come potrebbe essere quella di precipitare da luoghi alti. Quando questa paura diventa patologica al punto da limitare la nostra esistenza, si rende necessario l’intervento di uno psicoterapeuta.
La Pnl (Programmazione Neurolinguistica) e l’ipnosi sono due strumenti molto efficaci per superare la paura dell’altezza.
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