Chi soffre di attacchi di panico con agorafobia ha un’esistenza totalmente condizionata e limitata dal suo problema. Solitamente è sempre concentrata nell’ascolto del proprio corpo, nel tentativo di controllare le proprie spontanee reazioni fisiche. La preoccupazione principale è il tentativo di ridurre le sensazioni ritenute pericolose o minacciose.
Quello che non si conosce o non si sa è, che sono proprio questi tentativi per evitare gli attacchi di panico, che innescano quello che si vuole scongiurare a tutti i costi e cioè il panico.
Quasi sempre i soggetti che soffrono di attacchi di panico con agorafobia cercano di affrontare il loro problema con l’aiuto della compagna o compagno o amici. Inoltre pianificano la loro vita in modo da non esporsi alle situazioni pericolose, questo li porta a condurre un’esistenza protetta e limitata.
Ma come dicevo sopra sono proprio queste tentate soluzioni che fanno sì che gli attacchi di panico e l’agorafobia non solo continuano a essere presenti, ma anche a peggiorare.
In altre parole, i sintomi tipici di questa esperienza terrificante si aggravano e persistono proprio in virtù di quello che si fa per tentare di risolverli.
Il trattamento
Chi soffre di agorafobia col tempo può sviluppare anche la sindrome di attacchi panico e viceversa.
La terapia psicologica si focalizzerà prima nel capire quale delle due sindromi è quella dominante. Capito questo si passerà a interrompere il circolo vizioso che mantiene entambe le sindromi. Il soggetto in questo modo può prendere consapevolezza delle proprie risorse, attraverso una serie di tecniche e stratagemmi costruiti ad hoc per tale tipo di problema.
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