La vergogna è un’emozione adattativa, nel senso che ci dovrebbe tutelare dal non mettere in atto condotte socialmente criticabili. E’ sicuramente un’emozione molto spiacevole o dolorosa, che tutti almeno una volta abbiamo sperimentato.
Chi la subisce vive una condizione di acuta e intensa sofferenza legata alla perdita del proprio onore, della propria dignità davanti agli altri e quindi della propria autostima.
Molto spessso, questa emozione diventa una costante della nostra vita, quindi, fonte di limiti e patologie. La vergogna subentra nel momento in cui ci rendiamo conto di essere percepiti dagli altri, quasi sempre considerati superiori, in modo profondamente diverso da come avremmo desiderato.
Ognuno di noi vuole cercare di dare agli altri un immagine di sé positiva, desidera essere considerato dagli altri come una persona utile, attraente, stimato, cercando di non diventare oggetto di derisione o di vilipendio.
L’immagine personale è molto importante. Quando questa immagine si frantuma improvvisamente per un comportamento giudicato pubblicamente riprovevole e negativo, non si può che provare vergogna. Vorremmo scomparire da tutto e da tutti.
Ma qual è lo scopo, la funzione della vergogna? Come sottolineato, la vergogna pur essendo un’emozione negativa svolge importanti funzioni psicologiche, come quella di proteggere l’immagine del sé, che si vorrebbe dare agli altri. Di conseguenza, essa emerge quando si crea un conflitto tra l’immagine di se ideale e quella reale.
L’immagine morale e sociale che acquistiamo davanti agli altri è molto importante per l’essere umano. Siamo estremamente sociali e fortemente dipendenti dagli altri, per quanto riguarda la nostra affermazione e il nostro riconoscimento.
Perché si sviluppa la vergogna? Il tipo di attaccamento, le esperienze infantili all’interno dei contesti familiari o scolastici, le esperienze traumatiche o gli episodi di umiliazione e derisione possono contribuire allo sviluppo della vergogna.
Tali esperienze possono determinare un sé percepito come inadeguato, difettoso e imperfetto. Quindi tutte le informazioni che provengono dall’ambiente esterno sono selezionate per concentrarsi maggiormente su quelle, che confermano l’opinione che abbiamo di noi.
Provare vergogna di per se non è patologico, ma quando diventa un’emozione ricorrente e intensa può avere un impatto significativo sul benessere della persona. Contribuendo all’esordio e allo sviluppo di diverse problematiche psicologiche. Allora in questi casi, è bene chiedere l’aiuto di un esperto psicoterapeuta.
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