L’ansia o la paura della performance caratterizza tutte quelle situazioni dove l’ansia può giocare un effetto bloccante su quello che vorremmo fare. Quindi ha l’effetto di peggiorare e limitare la nostra vita.
Questa problematica può verificarsi in tante situazioni: si va dalla paura di parlare in pubblico, alla sensazione di vuoto, che si può provare mentre sosteniamo un esame o un colloquio di lavoro, all’ansia da palcoscenico, ansia da prestazione sessuale, insuccesso in campo sportivo e via dicendo.
Ognuno di noi vorrebbe dare sempre il meglio di se stesso, in questo non c’è nulla di strano. Ma spesso può accadere che qualcosa non va per il verso giusto. In questi casi quasi sempre si cerca o ci si sforza volontariamente di migliorare o aggiustare quello che non è andato rispetto alle aspettative, che ci eravamo fatti.
Ma non sempre questi sforzi vanno nella direzione desiderata. Anzi quando non funzionano non solo mantengono il problema, ma il più delle volte lo possono anche peggiorare.
Quando ci troviamo di fronte a problematiche emotive è importante sapere che ciò che non aiuta a risolvere un problema solitamente diventa la causa della sua persistenza: “la soluzione diventa il problema“.
Per dirlo in modo diverso, i comportamenti disfunzionali, che noi utilizziamo per risolvere un problema non hanno semplicemente un effetto neutro, ma il più delle volte concorrono a mantenere il problema o addirittura nel peggiorarlo.
Quando un soggetto soffre dell’ansia o della paura della performance si sforza di avere il controllo della situazione, ma è proprio questo cercare di mantenere il controllo, che paradossalmente lo fa perdere. In altre parole, si verifica il risultato temuto proprio grazie a quel timore che funge da profezia che si avvera. La paura dell’insuccesso porta proprio all’insuccesso.
In questi casi il soggetto pensa che non si è impegnato abbastanza e quindi intensifica ancora di più i suoi sforzi (tentata soluzione) nella speranza di migliorare la sua prestazione. Il risultato sembra strano a dirlo, ma va esattamente nel senso contrario, in breve è fallimentare.
Che fare in questi casi?
La strada maestra in questi casi è sicuramente una terapia psicologica. Quest’ultimo consiste nel far superare e gestire meglio le situazioni temute e sbloccare le proprie risorse personali. In breve ha lo scopo di interrompere il circolo vizioso che mantiene il problema, per trasformarlo in un circolo virtuoso.
La psicoterapia strategica, si è rivelata molto efficace nel risolvere situazioni dove è presente ansia o paura della performance.
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