“Uno psichiatra chiese a un suo paziente che batteva continuamente le mani: “Perché continui a battere le mani”. Il malato rispose: “Per scacciare gli elefanti”. Lo psichiatra ribatté: “Ma non ci sono elefanti qui!”. Il malato replicò, continuando a battere le mani: “Vedi che funziona”!

Il disturbo ossessivo compulsivo è caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni.
Le ossessioni sono fatti di pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti vissuti come intrusivi e indesiderati.
A questi pensieri si associano le compulsioni, che consistono in comportamenti o azioni mentali, che la persona è costretta a mettere in atto ripetutamente, per ridurre l’ansia e la paura o per prevenire alcuni eventi temuti.
Tra le compulsioni mentali ci sono rituali come: il pregare, o contare secondo certe regole e un numero definito di volte. Lo scopo di questi rituali mentali è sempre lo stesso: ridurre l’ansia e recuperare un certo controllo sulla realtà.
Lavarsi le mani ripetutamente, riordinare, controllare più e più volte se si è chiuso il gas, la macchina, o consistenti in azioni mentali, come il contare, pregare e così via.
Oltre ai classici riti di lavaggio, disinfezione, controllo, ripetizione di formule mentali, contare, ordinare le cose, trattenere le cose, i disturbi compulsivi ossessivi possono consistere anche di rituali inusuali, che devono essere eseguiti rigorosamente.
Prima di andare a dormire è sicuramente saggio controllare che le porte, i rubinetti, il gas siano chiusi. “Avrò chiuso la porta di casa a chiave?” Nel dubbio sarà bene che vada a controllare, e poi di nuovo. Così si trascorrerà la maggior parte del tempo a controllare.
La logica del disturbo ossessivo compulsivo si regge sul fatto, che ciò che e corretto e sano diviene, attraverso una ripetizione esasperata, una vera e propria schiavitù dell’assurdo, che si basa fondamentalmente sul bisogno di rassicurarsi rispetto alla propria realtà
Per evitare o avere il controllo della realtà, il soggetto si costruisce delle sequenze di azioni riparatorie o propiziatorie, che poi diventano compulsioni inarrestabili. Il vero disturbo diviene, quindi, l’incapacità di interrompere questi rituali. Ciò che doveva proteggere diviene ciò che aggredisce e tortura. Il più delle volte le persone dichiarano di essere consapevoli dell’assurdità di tutto ciò, ma i loro sforzi di limitare questi rituali falliscono.
Il trattamento del disturbo ossessivo compulsivo
Il sistema percettivo-reattivo tipico delle sindromi ossessive- compulsive si regge sulle tentate soluzioni dell’evitamento e del controllo. Mettendo in atto rituali ripetitivi propiziatori o protettivi delle situazioni spaventose per il soggetto.
Questa serie di evitamenti e di precauzioni hanno nell’immediato lo scopo di difendersi e di controllare la paura, ma a dire il vero non fanno altro che alimentarla.
Cosa fare con una persona che ha un disturbo ossessivo compulsivo? La prima cosa da fare è interrompere il circolo vizioso che mantiene il problema. Oggi per fortuna esistono dei protocolli terapeutici scientificamente convalidati ed efficaci nella cura del di questo disagio psicologico. Quindi è importante intraprendere una terapia psicologica.
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