Sonno e disturbo maniaco depressivo

Mar 17, 2015

Sonno e disturbo maniaco depressivo

Il sonno e il disturbo bipolare

Il sonno nel disturbo maniaco depressivo o disturbo bipolare è sempre alterato. Infatti, le alterazioni del ritmo sonno veglia sono tra i sintomi più comuni del disturbo maniaco depressivo.

Durante la fase depressiva, il sonno è in genere alterato per continuità e durata e non ha le sue normali qualità di recupero e di riposo. In breve, la persona lamenta di dormire poco e male. Questa condizione è vissuta come altamente invalidante, perché è accompagnata da stanchezza e sonnolenza per tutto l’arco della giornata.

Nella fase maniacale e ipomaniacale, invece, le alterazioni del ritmo sonno-veglia si manifestano con un diminuito bisogno di sonno. Più marcato è lo stato d’esaltazione del tono dell’umore, tanto più il sonno è disturbato, con grave riduzione quantitativa, difficoltà di addormentamento, precoci e frequenti interruzioni e ridottissima durata. In questa fase, il soggetto anche se dorme poche ore, non sente la stanchezza.

Il maniacale dorme poco, ha difficoltà ad addormentarsi, e presenta un sonno fatto di frequenti risvegli, ma questo non è avvertito come un problema, perchè nella fase maniacale si è pieni di energia.

Come si può ben notare ciò che cambia è il modo di vedere o di vivere l’insonnia. Infatti, l’esperienza delle persone che soffrono di sindrome maniacale è molto diversa da quella dei depressi.

Nella fase maniacale il non dormire non è assolutamente vissuto come un problema. Il dormire poco non ha un imbatto negativo, anzi al contrario è vissuto come un evento favorevole, perché si è pieni di energia. Nella fase depressiva, al contrario, le stesse persone, lamentano di dormire poco, stanchezza e sonnolenza.

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