Anassertività
L’anassertività è l’antitesi dell’assertività, ed è caratterizzata da un insieme di comportamenti sociali inadeguati.
Distinguiamo due generi di comportamenti sociali inadeguati: l’anassertivo passivo e l’anassertivo aggressivo.
L’anassertivo passivo solitamente ha un’incapacità più o meno pronunciata di esprimere i propri sentimenti, e in modo particolare i sentimenti negativi e i dissensi, come fare critiche, dire di no e così via.
E’ esperienza comune che l’incapacità di esprimere punti diversi da quelli dei nostri interlocutori può facilmente portarci ad uno stato di insoddisfazione nei confronti di noi stessi, ad una vera e propria insofferenza destinata a crescere col tempo e con il ripetersi di situazioni uguali.
La psicoterapia si pone come obiettivo di ricostruire una migliore percezione e una più chiara capacità espressiva dei propri bisogni, desideri, pensieri e stati emotivi. Ciò accresce l’autostima, rende più energici e motivati, fa sentire protagonisti, compresi e apprezzati.
Il comportamento aggressivo è tipico della persona che tende ad affermare se stesso con arroganza e prepotenza, senza tenere in seria considerazione le opinioni e le esigenze altrui; ritiene di essere sempre nel giusto, attribuisce agli altri la responsabilità dei propri errori, svaluta l’altro, è rigido.
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