Danno da morte
Il danno da morte rientra nella categoria del danno psichico e si delinea come la lesione del diritto alla salute psichico subito dagli stretti congiunti, in conseguenza della morte di un famigliare per un fatto illecito altrui.
Stretti congiunti sono il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle. Occorre stabilire caso per caso se un determinato individuo, ha sviluppato o meno i sintomi del lutto patologico complicato.
Il CTU, nominato dal Giudice, in questo caso deve accertare se si tratta di un elaborazione del lutto che rientra nella norma o di un lutto che è causa di vere e proprie alterazioni patologiche e per le quali si può chiedere un risarcimento economico.
Il danno psichico in seguito alla morte di un congiunto si configura nel momento in cui il soggetto fallisce il proprio processo interiore di elaborazione della perdita, rendendo patologico il normale processo che caratterizza il lutto.