L’ipossifilia che cos’è?
Asfissia autoerotica
Che cos’è l’ipossifilia? E’ una forma di masochismo sessuale particolarmente rischiosa, che può condurre anche alla morte per asfissia. Questa pratica porta ad avere l’eccitamento sessuale in conseguenza di deprivazione di ossigeno.
Esiste un’ampia gamma di modalità per incrementare il piacere sessuale, alcune più o meno accettate socialmente, altre più o meno pericolose. Fra le meno accettate socialmente e più pericolose vi è senza dubbio l’ipossifilia.
Nell’asfissia autoerotica il soggetto si procura o induce la deprivazione di ossigeno comprimendo il collo tramite un cappio. Altri modi possono essere: la legatura, farsi avvolgere da un sacchetto di plastica, una maschera, una sostanza chimica, oppure attraverso la compressione del petto lasciandosi la possibilità di evitare il soffocamento prima di perdere i sensi.
L’ipossifilia può portare alla morte per l’incapacità di utilizzare i sistemi di protezione, o per l’ errata disposizione della legatura o del cappio.
L’ipossifilia, oltre alla morte per asfissia o arresto cardiaco, può procurare danni cerebrali, danni ai vasi sanguigni del collo, rottura della trachea, frattura della laringe e ictus cerebrale.
La pratica dell’ipossifilia, col tempo porta all’assuefazione. Questo significa, che per provare un piacere intenso è necessario aumentarne sempre più il rischio o la pericolosità. Come si può facilmente intuire, ciò non fa altro che aumentare il rischio di morire per soffocamento.
Altro particolare è che la deprivazione di ossigeno per procurarsi l’eccitazione sessuale spesso è preceduta da fantasie sessuali. In queste fantasie è il soggetto ad asfissiare o danneggiare le altre persone. L’altra variante di queste fantasie ha come protagonisti persone, che si danneggiano tra loro o che rischiano di morire.
Gentile visitatore se desidera avere maggiori informazioni o chiedere un aiuto, può chiamare al 3470716419 o, cliccare su contatti. Ricevo su appuntamento a Ciampino, via Alessandro Guidoni, Roma, zona Castro Pretorio.