L’enuresi e le sue cause. L’enuresi, soprattutto nei casi in cui il bambino o la bambina aveva già raggiunto il controllo degli sfinteri (enuresi secondaria) quasi sempre ha come causa una componente emotiva. Rappresenta una regressione affettiva dovuta alla presenza di situazioni critiche e difficili.
L’enuresi notturna può simboleggiare il timore di essere abbandonato o di essere lasciati soli. Infatti spesso compare nel primogenito quando si attende la nascita di una sorellina o di un fratellino. Quindi il bambino regredisce, tornando a fare la pipì a letto, come quando era più piccolo.
L’enuresi può essere la conseguenza di eventi o cambiamenti importanti. Questi cambiamenti possono stravolgere la vita del bambino, come il trasferimento in un’altra casa o città, l’ingresso a scuola, la separazione dei genitori o un’ospedalizzazione prolungata.
Si tratta in prevalenza di situazioni che sconvolgono la quotidianità del bimbo, indebolendo le sue certezze e i suoi punti fermi, condizionando il ritmo e lo stile della vita familiare.
L’enuresi comunica un disagio, insicurezza, il bisogno di una maggiore attenzione da parte dei genitori.
A parte le cause dell’enuresi, il trattamento di questa problematica deve avere come obiettivo quello di interrompere il circolo vizioso che mantiene il problema. In altri termini, di porre fine a tutto quello che è stato fatto per cercare di affrontare questa difficoltà del bambino. Spesso i genitori davanti all’enuresi hanno una serie di reazioni e comportamenti disfunzionali, che invece di risolvere il problema lo mantengono e lo aggravano.
Sono proprio queste tentate soluzioni disfunzionali, che sostituite con soluzioni più funzionali, impediscono che una difficoltà temporanea, si possa col tempo strutturarsi in un vero e proprio problema psicologico.
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