Ansia normale e ansia patologica
Che cos’è l’ansia normale e quando diventa patologica? Come dice il titolo di questo articolo, l’ansia può essere normale e patologica.
L’ansia è una condizione fisiologica e psicologica normale, è parte integrante della nostra vita. Non possiamo pensare di vivere senza questa emozione. Ma come può avvenire, che in alcuni individui, qualcosa che fa bene si trasformi in qualcosa che ci danneggia?
Quando rientra nella normalità, l’ansia è una emozione utile alla nostra sopravvivenza (leggi anche “Ansia, allarme difettoso“), uno stato di allerta psichica con attivazione generalizzata delle risorse individuali, indirizzata verso uno stimolo ben conosciuto e reale. In breve: l’ansia è una reazione d’allarme che potenzia le nostre capacità per superare una situazione difficile o pericolosa.
L’ansia quando supera una certa soglia ci blocca e ci rende incapaci di avere le idonee reazioni nei confronti degli eventi. Quindi ciò che fa la differenza tra ansia normale e ansia patologica è che la prima aumenta la nostra capacità di gestire la realtà, la seconda, viceversa limita o addirittura impedisce di funzionare al meglio.
In breve, si può dire che l’ansia svolge una funzione di adattamento all’ambiente, perché migliora la nostra performance nei confronti di situazioni di emergenza: in una prima fase, quindi, all’incrementarsi del livello d’ansia le prestazioni dell’individuo migliorano.
Se i livelli d’ansia continuano a crescere la risposta prestazionale (fisica, emozionale, cognitiva) viene a depotenziarsi e diventa disfunzionale. In tal caso, invece di sostenere l’adattamento della persona all’ambiente, lo peggiora.
In queste situazioni la persona cerca in tutti i modi di tenere sotto controllo la sua ansia, ma il più delle volte senza nessun risultato positivo, anzi peggiorando lo stato ansioso.
E allora che fare? La cosa più saggia da fare quando siamo di fronte a una forma di ansia patologica è rivolgersi a un esperto. La psicoterapia ha lo scopo di bloccare o di spezzare il circolo vizioso che non solo mantiene il problema, ma lo alimenta anche.
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