Psicoterapia e Cervello
La plasticità del cervello
Ho voluto intitolare questo articolo “Psicoterapia e Cervello”, perché la psicoterapia cambia il cervello. Il cervello è un organo estremamente dinamico e in relazione permanente con l’ambiente.
Gli enormi progressi nel campo delle neuroscienze, oltre a farci comprendere meglio come funziona il cervello, ci hanno permesso fornito la possibilità di vedere e documentare gli effetti a livello cerebrale degli interventi psicoterapeutici. Scientificamente è assodato che la psicoterapia è efficace nella cura di una vasta gamma di disturbi mentali.
Quindi, la buona notizia è che noi possiamo cambiare, e lo possiamo fare in qualunque momento della nostra vita. Grazie a un meccanismo definito “Neurogenesi” che consiste nella crescita e nella proliferazione di cellule cerebrali, i neuroni, in seguito all’esperienza.
Noi non siamo mai gli stessi, ma un insieme di biologia e biografia, le quali si influenzano reciprocamente nell’arco della vita sino alla morte (LeDoux 2002). Questo significa, che lo sviluppo del suo cervello dipende, oltre che dai fattori genetici, dalle stimolazioni che riceve dall’ambiente che lo circonda.
Per ogni nuovo apprendimento, che sia una nozione oppure un’abilità, nuove connessioni celebrali si creano e si rinforzano tra i neuroni. La psicoterapia entra come protagonista, tra le esperienze di vita che possono avere un impatto positivo sul nostro cervello.
Il cervello di un bambino, è ormai noto da tempo, è plastico proprio come una tavoletta di argilla, esso assimila e si accomoda alle richieste dell’ambiente.
Ma anche il cervello degli adulti continua a modificarsi in base alle esperienze vissute, o anche solo immaginate. Ripetere mentalmente e praticare un’azione consentono di attivare le stesse zone del cervello “Neuroni a specchio”: “immaginare è fare, si potrebbe dire.
Nuove cellule, nuove sinapsi possono crearsi in qualsiasi area del nostro cervello e in qualsiasi momento della vita. Il cervello può essere abituato al fatto che scriviamo con la mano destra, ma se per un qualsiasi imprevisto siamo impossibilitati a usarla, grazie alla ripetizione, possiamo sviluppare nuovi circuiti di neuroni motori, che ci permettono di imparare a scrivere con la mano sinistra.
Plasticità cerebrale significa che qualsiasi individuo può cambiare e quindi diventare non solo quello per cui era geneticamente predisposto, ma se possibile qualcosa di ancora più unico e specifico. Questo è dato dalla complessa interazione tra il suo patrimonio genetico e il bagaglio di esperienze relazionali e di vita.
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